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L’inizio del nuovo anno non ha riservato particolari sorprese in grado di minare lo scenario di “soft landing” auspicato dai mercati.  Rimane da parte della Federal Reserve e della BCE l’intenzione di ridurre i tassi nella seconda metà dell’anno, ma solo dopo avere avuto ulteriori conferme sulla discesa dell’inflazione verso il target (il consenso dice giugno, ma forse anche luglio). La crescita della Cina è una variabile da considerare, lo è anche quella legata alle elezioni americane, che tuttavia, al momento, appaiono ancora lontane.

In uno scenario di questo tipo resta importante mantenere la parte risky assets nei portafogli. La duration può aiutare nel caso il contesto si facesse più volatile e il ciclo soffra, ma può anche portare carry e possibilità di apprezzamento in fase di riduzione dei tassi.

Cosa è cambiato rispetto all’Outlook di gennaio? E come cambia il nuovo posizionamento di Eurizon?

Il punto dei manager di Eurizon: Alessandro Solina, Direttore Investimenti, Andrea Conti, resp. Macro Research & Product Specialist, e Massimo Mazzini, Direttore Marketing e Sviluppo Commerciale, commentano il posizionamento della SGR a fronte dello scenario di attuale.