La finanza comportamentale
La teoria economica classica ipotizzava che di fronte a una decisione complessa, quale un investimento finanziario, l’individuo si comportasse in maniera razionale e agisse secondo principi di egoismo e sulla base di informazioni perfette.
Ma a metà degli anni Settanta Daniel Kahneman e Amos Tversky, con una formazione e un background legati alla psicologia e non all’economia pura, iniziarono a mettere in dubbio questo paradigma: nasceva la finanza comportamentale.
Oggi la finanza comportamentale è passata da essere una disciplina emergente a una componente fondamentale della teoria economica e della pratica finanziaria, tesa al raggiungimento di una nuova dimensione, la “Finanza comportamentale 3.0 applicata e personalizzata”.
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